200 gr di gorgonzola piccante
martedì 13 ottobre 2009
Il piccolo chimico e la millefoglie di mele e gorgonzola
200 gr di gorgonzola piccante
mercoledì 9 settembre 2009
Pillole di pollo masala "ANTI brutti RICORDI"
Ora studia che ti ristudia, esimi signori della scienza, con cotanta trovata e sete di conoscenza, non mi scoprono pure la pillola che cancella i brutti ricordi?
un attimo di vera confusione.
Non credo di avere un numero di brutti ricordi maggiore o minore della media della popolazione mondiale. Non credo di avere tanto da dimenticare, ma sento ugualmente il peso di certi ricordi.
Ci sono ricordi di natura e intensità diversa che con il tempo si trasformano: i brutti lasciano talvolta il posto ai belli, ma non accade mai che i belli si trasformino in brutti. Accade solo che si sbiadiscano e occupino un luogo subaffittato della memoria dove, nonostante l'affollamento, trovano un angolo e si sistemano là, mettendo radici.
Le radici dei bei ricordi sono radici di querce secolari, piantate nel terreno fertile della vita, innaffiate da una quotidianità sfuggente. Sono radici forti di malinconia, quella malinconia che non è la tristezza dei brutti ricordi.
Voglio una pillola che cancelli i bei ricordi, che non dia spazio alla memoria di accumularli, che non lasci al tempo il modo di farli sedimentare.
Ricetta per due persone
due cucchiai di garam masala (che altro non è che un curry di spezie già pronto o da preparare tostando e pestando:
cumino,
semi di coriandolo,
cannella,
cardamomo,
noce moscata,
pepe,
anice,
alloro,
chiodi di garofano)
200 gr di pangrattato
due tuorli
buccia di un limone
mezza scamorza affumicata
olio di semi
In un piatto mescolate il pangrattato e il garam masala. In una ciotola invece, sbattete i tuorli con il sale. Tagliate a cubetti il pollo e a fettine sottili la scamorza. Sovrapponete un cubetto, la scamorza e chiudete con un altro cubetto di pollo fino a formare tante pillole.Sciacchiatele un pò con il palmo della mano facendo attenzione a che non si aprano e passatene ognuna nel pangrattato e masala, poi nell'uovo e ancora nel pangrattato e masala. Disponetele su un piano ricoperto di carta forno. Ricavate con un pela patate la buccia del limone (no alla parte bianca) e tagliatela a listarelle (o a julienne che fa figo). Scaldate bene l'olio di semi e tuffatevi poche pillole per volta. Mettete le pillole fritte su carta assorbente e appogiate su ognuna una listarella di limone fermandola con uno stuzzicadenti. Cercate chiaramente di servirle prima che si freddino altrimenti dovrete sperare nell'effetto placebo.
domenica 23 agosto 2009
Aprirò il giardino: risotto con pere coscia e pecorino
Guardo, ma non vedo.
Sento, ma non ascolto veramente.
Ad un tratto la bellezza di fuori esplode ed è tanto accecante da filtrare le lenti scure del mio cuore.
Non posso far finta di niente perchè la luce e i colori sono così forti da ricordarmi che oltre me esiste un'aria che devo respirare e che all'improvviso mi riempie.
Un'aria nuova, come le stagioni.
L'estate è la stagione della rinascita.
Come se ci fosse un giardino dentro di me che fiorisce: alberi che si riempiono di frutti, spezie che odorano di nuovo, fiori bellissimi e freschi che vanno colti.
Torna la voglia di cucinare.
Finalmente.
In Luglio il mio giardino si riempie della varietà di pere che preferisco: le pere coscia, quelle con la buccia croccante, la polpa granulosa, tanto gustose che potrei mangiarne un albero intero. Accanto una pianta di basilico che sembra un cespuglio urlante...."prendi me!", lo sento dire.
Nel frigo recupero un pecorino che sarebbe meglio fosse più piccante, ma da un giardino appena aperto non ci si può aspettare che tutto fiorisca: l'eredità della passata fioritura genera qualche frutto indeciso.
I profumi dei "frutti" dell'estate mi invadono...gridano come in un coro, all'unisono intonano una melodia a cui pentole e padelle fanno da cassa risonanza.
La cucina suona una musica che fortunatamente ancora riconosco.
Risotto pere coscia e pecorino per 2
http://www.mtv.it/blogs/cristinadona/archive/2008/03/20/0cbd2375-cristina-dona-nel-mio-giardino-live-mtvit.aspx - Crea il tuo blog con audio, foto e video su www.mtv.it!
venerdì 12 giugno 2009
Il libro magico
Ciambelotto
(un kilo abbondante d'amore)
4 uova
8 chuchiai zucchero
mezzo bichiero olio
1 bichiero latte
un limone
farina
una bustina (di lievito, n.d.r.)
Accendete il forno. Separate rossi dai bianchi. Montate a neve i bianchi e i rossi con lo zucchero finchè non ne potete più. Unite lentamente ai rossi la farina per evitare i grumi. Altrettanto lentamente unite il latte e l'olio.
Assemblate con gli albumi, la bustina e il limone grattuggiato. Ungete una teglia con burro e farina.
Non abbiate fretta. Lasciate che i profumi di dolce vi riempiano la casa.
E soprattutto, non guardatela: perchè, se no "si smonta"....
http://www.youtube.com/watch?v=3_lOXVgYhsE
giovedì 16 aprile 2009
La dignità di avere fame (in Abruzzo)
L'allegria dei suoi riccioli contrasta di netto con la malinconia dei suoi occhi: impossibile non doverci fare i conti.
Impossibile per me non avvicinarla.
All'inizio credevo fosse una volontaria, perchè il suo modo di vestire era tipico di chi sta "in trincea" e ha braccia tanto lunghe da tendere la mano a chiunque.
Il dolore comunica in un modo tutto suo e ti dona una sensibilità in grado di riconoscere quello degli altri.
Romina è una vittima del Terremoto: ha perso (come tanti) casa, lavoro e sua madre ha avuto un'arresto cardiaco ma per fortuna ora sta bene.
Già orfana di padre, non è stato facile replicare quando mi ha detto che se avesse potuto salvare qualcosa, sarebbe stata la foto di suo padre.
Mi ha raccontato di quando i suoi amici sono venuti a prenderla e a portarla via e in un bar lontano le hanno offerto la colazione: ha detto loro di non avere fame, ma credendo di non essere vista, ha afferrato subito dopo di nascosto dei biscottini sul bancone.
("In verità dopo il terremoto, io avevo fame!", mi ha riferito con lo stupore di una bambina).
Mi sembra sciocco e innaturale, dopo averla conosciuta, scrivere di cibo e per questo mi scuso con i miei pochi-ma buoni lettori.
L'attività di Chicco ripartirà.Come l'Abruzzo.
Ringrazio Romina che mi ha insegnato sorridendo, la dignità di avere fame.
venerdì 27 febbraio 2009
Di che pasta siamo fatti?
Vabbè, lo confesso: al mattino andando al lavoro mi capita di riempire la borsa già urlante pietà di una miriade di quotidiani gratuiti (free press, fa in effeti più cool) che fuoriescono tipo carica esplosiva da ogni mezzo e spesso, tanto indipendenti che nella borsa ci saltano da soli.
Leggo, Metro, 24, City: taglio diverso per ognuno, spesso notizie comuni, trafiletti e articoli lunghi abbastanza per non farti perdere la fermata della metro (il che ti causerebbe un fastidio triplicato, qualora avessi tra le mani proprio Metro!) o del treno.
Ebbene cosa mai leggo (su Leggo) stamattina?
"Spaghetti bollenti-multati 26 pastifici"...
Non credo di poterlo tollerare.
Allora, come ai tempi delle superiori (che detto così sembra siano stati 100 anni fa...e in effetti facendo due conti...ok, non è questo il punto), quando in Giugno si andava a vedere i quadri e si scorrevano lentamente con gli occhi le righe dei nomi per arrivare al tuo che con la coda dell'occhio avevi già visto mezzo rosso e speravi ci fosse un errore...ecco, io stamattina ho scorso l'elenco sperando che l'azienda che produce la mia pasta preferita, non fosse tra quelli accusati di aver “semplicemente” composto un cartello in maniera tale da alzare e controllare i prezzi, praticando un a intesa restrittiva della concorrenza. Cioè probabilmente questi simpatici produttori si erano accordati sul da farsi, ovviamente comprando a due lire dagli agricoltori e rivendendo tutti insieme a 5000.
Come è intuibile, la percentuale che la mia pasta preferita non fosse tra gli accusati era davvero minima.
Io, come voi, ho comprato a 5000. Solo che non lo sapevo.
Credevo di mangiare un'italianità famosa nel mondo, quasi fiera di condire un piatto che mi sembra diverso negli altri Paesi (sono protezionista).
E soprattutto credevo nella vena creativa della concorrenza.
Già me li figuravo i miei Signori pastai a studiare strategie per differenziarsi dagli altri, grafiche sempre più accattivanti, packaging preziosi, politiche di prezzo concorrenziali.
E invece se ne stavano seduti sulle loro poltrone, tanto non c'è nulla a cui pensare: vendiamo a quanto ci pare quello che già abbiamo prodotto...sordi al rumore del bollire della pentola, hanno buttato giù la mia pasta, senza curarsi dei tempi di cottura.
E quella che ora ho nel piatto è solo pasta scotta.
Per chi volesse saperne di più vi linko http://www.informacibo.it/pasta/pasta_multa.htm
martedì 3 febbraio 2009
Vivere ad Oniontown
Correlati alla cipolla sono in qualche modo, un sacco di modi di dire.
L'espressione "vestirsi a cipolla" che è una delle mie preferite, ad esempio. indica quella tecnica di abbigliamento che consiste nel mettersi uno strato sull'altro di abiti, utile soprattutto quando si è indecisi sulla temperatura esterna o del luogo in cui si andrà.
Da non sottovalutare la tecnica se si sta per partire con un volo low cost e si ha solo un bagaglio a mano. Il rischio in tal caso è quello di diventare testimonial inconsapevole della Michelin, ma questo per chi si occupa di cucina ed è godereccio, è un rischio già calcolato e c'è in più il beneficio di potersi togliere gli strati, cosa non sempre facile con quelli di ciccia.
Spesso vittima per ciò di umano sdegno, la cipolla oltre ad emanare un odore che pochi tollerano, contiene delle sostanze acidule che producono la lacrimazione.
Io grazie alla cipolla mi sono scoperta coraggiosa.
L'occasione me l'ha fornita il trentesimo compleanno del mio migliore amico.
Ora, perchè anche gli invitati ad una festa non devono ricevere un regalo, ma solo donarlo?
così, mi sono ritrovata a preparare 30 vasetti di confettura di cipolle...equivalente a circa tre kg e mezzo di cipolle.
Mannaggia a me e alle mie idee.
Sbuccia e piangi, vabbè...ma avete idea dell'odore di cipolla in casa per una settimana che quasi sembrava fosse estate e senza accorgemene fossi arrivata direttamente a Tropea?
non vi nego che anche la vita sociale ha avuto un rallentamento e in compenso poi non mi sono abbronzata per niente!
Ricetta della confettura di cipolle
lunedì 12 gennaio 2009
Omaggio a Neto e le spezie
Che le spezie siano uno dei miei amori culinari credo l'abbiate capito.
Negli ultimi tempi sto diventando esagerata: se incontro qualche amico nel dopocena, è la sua condanna.