Guardo, ma non vedo.
Sento, ma non ascolto veramente.
Ad un tratto la bellezza di fuori esplode ed è tanto accecante da filtrare le lenti scure del mio cuore.
Non posso far finta di niente perchè la luce e i colori sono così forti da ricordarmi che oltre me esiste un'aria che devo respirare e che all'improvviso mi riempie.
Un'aria nuova, come le stagioni.
L'estate è la stagione della rinascita.
Come se ci fosse un giardino dentro di me che fiorisce: alberi che si riempiono di frutti, spezie che odorano di nuovo, fiori bellissimi e freschi che vanno colti.
Torna la voglia di cucinare.
Finalmente.
In Luglio il mio giardino si riempie della varietà di pere che preferisco: le pere coscia, quelle con la buccia croccante, la polpa granulosa, tanto gustose che potrei mangiarne un albero intero. Accanto una pianta di basilico che sembra un cespuglio urlante...."prendi me!", lo sento dire.
Nel frigo recupero un pecorino che sarebbe meglio fosse più piccante, ma da un giardino appena aperto non ci si può aspettare che tutto fiorisca: l'eredità della passata fioritura genera qualche frutto indeciso.
I profumi dei "frutti" dell'estate mi invadono...gridano come in un coro, all'unisono intonano una melodia a cui pentole e padelle fanno da cassa risonanza.
La cucina suona una musica che fortunatamente ancora riconosco.
Risotto pere coscia e pecorino per 2
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2 commenti:
Claudia, bentornata!!!!!!!!!!!!!
Era tanto che non ti leggevo, è un piacere ritrovarti.
Un abbraccio forte forte
Grazie, tesoro!
ma non è che le "schiocchezze" che cucini, le spedisci qua giù?
;-)
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