martedì 10 agosto 2010

Norma (h)a la fregola (...e non è la sola)

Essere un'isola. Avere accanto il tuo mare. Decidere d'accordo col Lui, se restare da sola o accogliere chi decide di venire a farti visita. Suggerirgli di muoversi violento, affinchè la tua sia una terra irraggiungibile.
Non deve essere male, la vita da isola. Bisogna fare i conti con la nostalgia e con i tempi che non sempre corrispondono a quelli del mare.Passare ore a guardare il mare mentre si confonde con quella linea che sembra finire e arrivare al cielo, mentre i tuoi sono solo confini terreni.
I miei pensieri isolani sono frutto di una vacanza sarda.
La Sardegna è una terra strana: la guardi e non sai mai davvero se voglia accoglierti. Piena di lembi di terra pronti a immergersi nel mare, a scomparire per evitare di farsi notare. Una terra che per imparare a difendersi, ha eretto torrette su ogni costa, manifestando un desiderio di solitudine che cogli anche negli occhi schivi di chi ci abita e vede il Continente qualcosa di lontano. La Sardegna vuole bastare a se stessa.
La Sicilia è diversa: è terra vicina, aperta, cresciuta tra mille influenze visibili in un territorio che ti racconta la storia di mille passaggi di soli e mari. La guardi e hai già fatto un piccolo viaggio intorno al mondo: architetture varie di popoli a cui la Sicilia ha offerto un luogo dove vivere. Senza chiedere per quanto tempo perchè non soffre di sindrome di abbandono. Riesce ad avere legami che non pretende siano durevoli: si prende il buono di tutti.


Io non lo so che isola vorrei essere. Nell'indecisione, le ho confuse.
Che poi è la cosa che mi viene meglio.


Ricetta per 4 persone

300 gr di fregola
3 pomodori maturi
mezza cipolla
una melanzana tonda e grossa
tre tazze di brodo vegetale
olio evo
sale
pepe nero da macinare
basilico
rosmarino
crema di ricotta salata
vino bianco
4 dischi di pane carasau (guttiau)

Ritagliate otto dischi dalla melanzana ed il resto in cubetti piccoli. Poneteli dentro uno scolapasta con del sale perchè perdano la loro acqua.Tagliate sempre a cubetti piccoli i pomodori tenedoli separati. Affettate la cipolla e mettetela in una padella con i bordi alti insieme ad almeno tre cucchiai di olio. Soffriggetela e quando imbruinisce, aggiungete la fregola e fatela tostare. Versate del vino bianco e lasciate evaporare a fuoco lento. Aggiungete una tazza di brodo e poi i pomodori. Lasciate cuocere.
Scaldate una padella antiaderente, metteteci dentro gli aghi di rosmarino (che è la spezia sarda per eccellenza) e grigliate i dischi di melanzane e poi i cubetti. In un'altra scaldate l'olio e friggete dischi e cubetti di melanzana.Lasciateli asciugare su un foglio da cucina e salateli poco.Nel frattempo avrete aggiunto il brodo alla fregola perchè si cuoccia.
Aggiungete un paio di foglie di basilico a metà cottura.
Quando la fregola è al dente, toglietela dal fuoco e aggiungete i cubetti di melanzana con del basilico fresco spezzettato e pepe macinato. Mescolate delicatamente e lasciate raffreddare un pò.
In forno, mettete i dischi di pane carasau cosparsi di olio e lasciateli scurire per 5 minuti. Estraeteli dal forno, spezzettateli a forma di isola, e componeteli sui piatti da portata. Aggiungete ancora olio e macinatevi sopra del pepe macinato.Prendete un disco di melanzana, ponetevi sopra la fregola e chiudete con un altro disco sul quale porrete ciuffetti di basilico.
Formate delle piccole quenelle di ricotta salata, utili anche a completare la decorazione del piatto e a "zittire" la fregola di norma.