sabato 26 luglio 2008

Non sappiamo più a quale Vin Santo votarci?



Sono perplessa da qualche giorno.
Il vino è una mia grande passione, fortunatamente condivisa con milioni di persone che, come me, lo acquistano e lo apprezzano.
Mi è capitata tra le mani una newsletter di un'azienda avellinese produttrice di Taurasi: mi si informava di una iniziativa per la quale ognuno di noi può prodursi il suo vino sfruttando attrezzature e competenze enologiche dell'azienda di cui sopra.
Al di là degli apprezzamenti sull'originalità dell'iniziativa, mi è scattata dentro una certa vena polemica: ho un'idea romantica del vino che cozza spesso con le pratiche di cantina, con il marketing fine a se stesso (quello per cui "produrre è vendere")...
sarò antica, ma adoro la sorpresa, la scoperta rispetto alla consapevolezza per cui se un vino è un assemblaggio di certe uve avrà certi sentori, sarà l'espressione del territorio in cui è prodotto, la quasi certezza per cui dentro ci troverò le leggi del "gioco" dell'uva e non quelle del mercato.
Non c'è un vino che vorrei. Non siamo tutti enologi. Lasciamo fare a chi lo sa fare il proprio mestiere. E se davvero non sappiamo a che santo votarci per tirar fuori un vino che sappia far parlare di sè e di chi lo produce, allora torniamo a consultare il buon Frate Indovino....


venerdì 11 luglio 2008

Tutti frutti


Continua la saga delle mie dolcezze. Stavolta l'ispirazione è venuta dai ribes raccolti in giardino.
Ho considerato che preparare dolci è più faticoso, ma più rilassante.
Quella di oggi è una torta di frutta canonica, con tanto di pasta frolla come base.
Per i non addicted, la pasta frolla è una massa cicciona di burro impastato con farina, uova, zucchero, miele, limone e un pizzico di lievito in polvere.
Va lavorata con le mani e vi assicuro che grazie alla sua consistenza dona una certa sensazione di onnipotenza divina: si può modellare meravigliosamente prima di riposare in frigo per un'oretta.
La crema è la classica pasticcera preparata con ricetta di nonna: 4 cucchiai di zucchero, 4 tuorli, 4 cucchiai di farina, mezzo litro di latte, la buccia di un limone e cannella.
Se vi piace la vaniglia, ve la consento ma..solo in bacelli.
L'ho decorata con pesche, pere coscia e ribes, su cui ho lasciato cadere una soluzione di acqua e zucchero, dal m0mento che aborro la gelatina che lucida, sì, ma fa tanto colla.
In accompagnamento ho scelto Dolce sinfonia "Occhio di pernice" 2001 di Bindella, vin santo composto da Prugnolo gentile e Trebbiano che matura in legno per tre anni e affina in bottiglia per 12 mesi.
L'alternativa è un caffè corposo, una miscela ricca di quelle che ho avuto il piacere di degustare presso il Terme Manzi Hotel di Ischia.
Eccovi qua anche la colonna sonora http://it.youtube.com/watch?v=mlkMc0ZaJmY