mercoledì 13 gennaio 2010

Carezza di sedano scaldacuore con gamberetti



L'inverno porta con sè il freddo nel cuore.
Giornate intere di pioggia e vento che ti gela i pensieri.
Torni a casa e tutto ciò che vuoi è calore.
Il calore di un abbraccio che non senti da un pò, quello di un sorriso che di rado ti capita di incrociare.
D'inverno torno a casa piena della tristezza degli sconosciuti che incontro per caso. E forse anche un pò della mia. Mi sento una spugna che assorbe tutto.
Lo vedo negli occhi della gente, l'inverno. La neve che piano ha fatto la sua coltre nell'anima delle persone. Si è posata lenta e silenziosa sugli occhi che vedono l'altro chiaramente, ma non lo guardano davvero. Lo attraversano.
Quando cammino o viaggio in treno quegli occhi li vado a cercare.
Prima o poi capiterà che mi picchino per l'insistenza con cui li osservo.
Vorrei essere capace di estirpare quella coltre, scioglierla con un calore che è solo condivisione e comprensione.
Vorrei tornare indietro, gridare "aspetta!" a chi possiede quegli occhi e dedicare loro una carezza.
Questo post e questa ricetta sono un modo di combattere l'inverno.
Dedicato a tutti quelli che l'inverno ce l'hanno negli occhi e a tutti quelli che non l'hanno mai visto.

Ricetta per due carezze per uno
1/2 sedano
2 patate piccole
2 carote
un pezzetto di buccia di limone
10 gamberi (i miei erano surgelati ahimè!)
3 fette di pane bianco o pan carrè
due cucchiai di parmigiano
olio di oliva
una foglia di alloro
mezzo dado
due pizzichi di sale
una noce di burro


Mettete in una pentola capiente mezzo litro di acqua e quando bolle, versateci dentro il sedano a pezzetti, le patate a tocchetti, il dado e le carote tagliate grossolanamente.
La grandezza del taglio dipende dal tempo che avete: se il tempo per le carezze è poco, fate i pezzi più piccoli che potete...si cuoceranno prima.
Nel frattempo versate in una piccola pentola tre bicchieri di acqua a bollire con la foglia di alloro, la buccia di limone.
Quando l'acqua è in ebollizione, versateci dentro i gamberetti e lasciateli cuocere a fuoco lento per cinque minuti.
Scolateli senza buttare la loro acqua di cottura.
Rimettete sul fuoco l'acqua di cottura dei gamberetti e aggiungete le carote
prelevate dalla pentola più grande, in modo che finiscano di cuocersi aromatizzandosi un pò.
Tagliate a striscioline il pane bianco e ponetele su un foglio di carta da forno adagiato sulla teglia.
Versate a filo l'olio e spolverizzate di parmigiano.
(Non storcano il naso i puristi: sì, con i gamberetti ho usato formaggio!embhè?)
Accendete il forno a 180° per dieci minuti.
Intanto prendete il vostro fidato amico frullatore a immersione e frullate sedano e patate.
Sciacquatelo e dopo aver eliminato alloro e buccia di limone, controllate che il prossimo frullato di carote abbia una maggiore densità del precedente di sedano e patate.
Nel caso in cui non vi sembri così, togliete un pò di acqua di cottura.
Frullate anche le carote. Estraete dal forno i vostri crostini rozzi. Fate sciogliere il burro in una padella e friggete i gamberetti.
Componete il piatto, aiutandovi con un cucchiaio affinchè possiate dare la forma del cuore al centro del piatto. Versate un pò d'olio a filo e del pepe nero se vi piace.
Il cuore sarà quello scalderete.





















7 commenti:

Lydia ha detto...

Claudia carissima, queste parole potrei averle scritte io, certo non così bene...
Un abbraccio

Unknown ha detto...

Ottima questa ricetta!! Prendo nota, grazie!!
Franci

chiccodicaffè ha detto...

Grazie!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
chiccodicaffè ha detto...

uff!che cretina!ho pubblicato commento giapponetto con link porno!
sorry...

chiccodicaffè ha detto...

eliminato!ha!ha!

Letiziando ha detto...

Belle parole che scaldano dal freddo dell'iverno, come questa zuppetta che abbraccia il palato.
Bella presentazione :)